giovedì 6 novembre 2008

La direttiva CEE 2005 36 adottata dall'Italia il 27 dicembre 2007

"La sicurezza e l'affidabilità delle infrastrutture, degli impianti e dei prodotti sono di pubblico interesse. Una società della conoscenza deve basarsi anche su un uso intelligente delle risorse affinché sia possibile produrre di più consumando meno, deve essere certa che l’innovazione tecnologica sia creata e applicata in modo creativo, responsabile ed etico. Ciò richiede che la libera circolazione degli ingegneri sia regolata tramite il riconoscimento di professionalità in possesso di formazioni certe e trasparenti, basate su criteri sia qualitativi che quantitativi adeguati nonché dell’iscrizione all’ordine professionale oppure all’organismo analogo istituzionalmente preposto a vegliare sulla deontologia dei singoli professionisti. Solo tali requisiti, infatti, possono dare garanzia alla collettività che le opere e i prodotti, derivanti da una corretta progettazione, rispettano la sicurezza e il benessere dei destinatari finali avendo nel contempo il minor impatto possibile sull’ambiente e il massimo rispetto dei principi dello sviluppo sostenibile”.

a cura di Ing. Ciro Fanigliulo ( www.able-consulting.it), tratto da direttiva CEE 2005 36 adottata dall'Italia il 27 dicembre 2007

Ing. Francesco Marinuzzi, Ph.D.
Presidente della Commissione Informatica e Telecomunicazione dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma. Sito web: www.ictir.org

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