giovedì 22 gennaio 2009

Ma il governo e Brunetta vuole veramente incrementare la digitalizzazione?

Ormai sono vari anni e governi che si sente parlare di digitalizzazione, di piani di E-government e di eliminazione della carta. Anche l'altro giorno è stato fatto l'ennesimo annuncio che entro il 2012 sarà completato il ciclo della dematerializzazione in tutta la PA: praticamente ogni cittadino avrà una sua posta elettronica e interagirà telematicamente con tutti gli uffici pubblici.

Vengono spesi fondi per progetti, proclami e interventi formativi quando invero basterebbe levare il freno a mano che blocca il pieno sviluppo del sistema internet in Italia per avere tassi di crescita simili agli altri paesi concorrenti in Italia.

Mi domandate quale è il freno a mano? Beh basta vedere all'estero come vanno le cose e il tutto diventa chiaro: il cosidetto decreto Pisanu sull'obbligo di registrazione dei log e di identificazione dei naviganti su internet. Tale vincolo insieme ad altri strumentali oltre a bloccare il libero proliferare di reti WIFI che permetterebbero un accesso economico e distribuito alla rete non costituisce un effettivo deterrente ma anzi rappresenta un rischio per ogni onesto cittadino poco pratico di reti in quanto lo espone a vittima potenziale del furto della sua identità.

Ovviamente gli interessi economici non sono banali. In un condominio di decine di appartamenti potrebbe bastare una unica linea adsl con rete wifi cosi come oggi abbiamo una antenna centralizzata invece di tanti abbonamenti a 30 euro al mese che sono per la maggior parte della giornata inutilizzati.
Continuare a pagare circa 15 centesimi di Euro un SMS o comunque pagare per i messaggi dei sistemi di messaging è sicuramente un balzello che non ha nessun rapporto con i costi industriali del servizio sottostante e rappresenta soltanto il profitto indotto da una posizione dominante.

Non è un caso che sistemi di pubblicazione dello stato via sms tipo twitter non sono cosi diffusi qui in Italia.

Ma la domanda vera che mi pongo e vi pongo è politica: veramente Berlusconi e Brunetta vogliono tutelare gli interessi degli operatori mobili oppure si tratta soltanto di incomprensione dei meccanismi di sviluppo e funzionamento delle reti e di internet?

Propongo di eliminare il decreto Pisanu, di liberalizzare le reti wireless che tanto possono fare per diminuire il digital divide. Chi vuole approfondire può trovare in rete su google il mio testo sul "GPRS, UMTS, WI-FI E LE TECNOLOGIE DI IV GENERAZIONE" scritto con l'ing. Tortoreto editore Franco Angeli.

un caro saluto a tutti


FM


PS ringrazio Andrea Maselli che con un suo recente editoriale mi ha dato spunto al presente POST.

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